Antico Caffè Greco a Roma: Lara Croft ci è stata!

Molti di voi avranno notato, giocando al primo livello di Tomb Raider Chronicles ambientato nella città di Roma, un bar vicino alla fontana nella piazzetta principale. Tale bar riporta l'insegna Antico Caffè Recco. Sicuramente, alcuni di voi si saranno chiesti se quel bar esista davvero nella realtà. La risposta è: quasi!

L'Antico Caffè Recco in Tomb Raider 5.
Immagine: roys-blog-moments-in-time.blogspot.it


E' impossibile non notare l'incredibile similitudine tra l'insegna presente nel videogioco e l'insegna dell'Antico Caffè Greco, uno storico bar situato a Roma in via dei Condotti n. 86. Molto probabilmente, la Core Design si è ispirata a questo famosissimo caffè della capitale italiana ma, per questioni legate al copyright, ne ha modificato leggermente il nome. Tutto questo, probabilmente, allo scopo di incrementare la somiglianza dell'ambiente esplorato da Lara con la città di Roma.

L'insegna dell'Antico Caffè Greco.
Immagine: www.prolocoroma.it
In effetti, il bar in questione può essere considerato come uno dei luoghi più rappresentativi della città di Roma: esso è stato fondato nel lontano 1760, è il caffè più antico di Roma e il secondo più antico d'Italia, dopo il Florian di Venezia. Il caffè deve il nome al suo fondatore, il caffettiere Nicola della Maddalena, che era appunto greco. 

L'Antico Caffè Greco è stato per molto tempo un ritrovo per artisti ed intellettuali. Lo è tutt'ora, poiché ogni primo mercoledì del mese, nella celebre sala Omnibus, vi si riunisce il cosiddetto Gruppo dei Romanisti, che dibatte su temi e problemi riguardanti Roma, al fine di "mettere in luce il suo patrimonio storico-artistico, le sue vicen­de, i suoi uomini illustri, le sue tradizioni, il suo dia­letto".

Inoltre, l'Antico Caffè Greco può essere considerato anche come una sorta di museo, poiché al suo interno ospita oltre 300 opere. E', in effetti, la più grande galleria d'arte privata ad ingresso libero che esista al mondo.

Lo stile degli interni del caffè è ancora del tutto ottocentesco e, proprio nella sala Omnibus, sono ancora conservati ed esposti oggetti raffiguranti alcuni dei personaggi che hanno frequentato l'Antico Caffè Greco.

Interno dell'Antico Caffè Greco.
Immagine di LluisdeZamora
Nel caffè sono conservati anche autografi, fotografie, pitture, disegni e lettere. Tra di questi, una lettera che risale al 1910, scritta da Ludovico Pecci, nipote di Papa Leone XIII, nel quale si trova conferma che quest'ultimo fosse da giovane un assiduo frequentatore del caffè. Per questo motivo, nacque la leggenda che se un cardinale si fosse seduto ad un tavolino dell'Antico Caffè Greco, sarebbe diventato papa.


Proprio Papa Leone XIII avrebbe conosciuto in questo caffè il pianista Liszt. Di quest'ultimo, si racconta un aneddoto secondo il quale una nobildonna lo invitò a pranzo e gli chiese di suonarle qualcosa. A questo punto, Liszt si sedette al pianoforte e suonò due o tre accordi, dopodiché, disse alla nobildonna queste parole: "Signora, il pranzo è pagato" e se ne andò senza voltarsi indietro.

Il filosofo Arthur Schopenhauer, che entrava nel caffè sempre col suo barboncino bianco, rischiò di essere aggredito nella caffetteria stessa dai Nazareni, un gruppo di pittori tedeschi, per avere insultato la Germania come "la nazione più stupida della Terra", riconoscendole come superiorità solo quella di poter fare a meno della religione.

Lo scrittore Gogol' scrisse proprio su un tavolino dell'Antico Caffè Greco la maggior parte delle Anime Morte, mentre dello scrittore Henry Beyle (più noto come Stendhal), si racconta che entrò nel caffè per cercare un suo sosia, poiché in passato era stato scambiato per il pittore Stefano Forby. Avendo saputo che quest'ultimo era un assiduo frequentatore della caffetteria, vi si recò per cercarlo. Ne uscì amaramente deluso, in quanto riteneva il pittore molto brutto.

Un altro personaggio di cui si racconta un aneddoto, è il giovane abate Giacomo Casanova. Questi, trovandosi a passeggiare in via Condotti, fu chiamato dal cardinale Gama a sedersi con lui e con altri abati ad un tavolino. Durante questa occasione, il giovane scambiò Giuseppe Ricciarelli, noto anche come Beppino della Mammana, per una donna vestita da uomo. Il cardinale Gama, ridendo, gli disse che quell'uomo era un castrato e glielo presentò, raccontando l'equivoco a Beppino. Quest'ultimo propose poi al giovane Casanova di passare una notte con lui e ricoprire sia il ruolo di maschio che di femmina.

Tra gli altri personaggi noti che hanno frequentato l'Antico Caffè Greco, possiamo elencare Silvio Pellico, Massimo D’Azeglio, Luigi di Baviera, Buffalo Bill, Ennio Flaiano, Aldo Palazzeschi, Cesare Pascarella, Richard Wagner, Orson Welles, Edvard Grieg, Johann Wolfgang von Goethe e tanti altri. 

Chissà se Lara, durante la sua avventura a Roma, non si sia intrattenuta nella storica caffetteria!

A cura di Ilaria Croft

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