La lotta, sport popolare nell'Antica Grecia

Nei livelli ambientati in Grecia di Tomb Raider 1, è spesso ricorrente un motivo scolpito sulle pareti raffigurante dei lottatori greci. La lotta (in greco πάλη), era uno sport popolare nell'Antica Grecia ed era una delle gare principali delle competizioni sportive ufficiali, come i giochi olimpici e i giochi pitici. 

Scena di lottatori greci nel livello "Colosseo" di Tomb Raider 1. Immagine: Kelly McGuire

L'allenamento normalmente si svolgeva in una palestra (παλαίστρα), un cortile chiuso che costituiva parte integrante di un ginnasio (γυμνάσιον), un tipo di istituto pubblico utilizzato per l'allenamento fisico, gli eventi sportivi e la socializzazione.

L'allenamento per il fitness e il combattimento erano una parte importante dell'educazione di un giovane in molte parti dell'Antica Grecia ed era opinione comune che un individuo a tutto tondo dovesse essere esperto in questioni sportive, spirituali e intellettuali. Di conseguenza, molti ginnasti organizzavano lezioni e discussioni sulla filosofia, la letteratura e le arti come un modo per nutrire il corpo e l'anima.

Nei livelli greci di Tomb Raider I, è possibile ammirare in diverse occasioni un rilievo risalente al 510 a.C. circa, situato al Museo Archeologico Nazionale di Atene.

Il rilievo originale custodito nel Museo Archeologico Nazionale di Atene.Immagine: Kelly McGuire

Facente parte di un kuoros funerario, il rilievo fungeva probabilmente da ornamento funebre per la tomba di un atleta. Il rilievo è stato scolpito in marmo pentelico e raffigura quattro atleti di sesso maschile in una palestra. 

Gli atleti in primo piano sono rappresentati mentre cercano di lottare, mentre un altro atleta (all'estrema destra) prepara la buca (o skamma) per l'atleta all'estrema sinistra, che sta per lanciarsi per la gara di salto in lungo. 

Sicuramente avrete notato che gli atleti si allenavano tutti nudi, pratica comune in una società che apprezzava la forma fisica e la bellezza atletica. Mentre si può pensare che ciò avrebbe lasciato le regioni "tenere" degli atleti esposte e vulnerabili alle lesioni, era in realtà contro le regole afferrare i genitali di un avversario.

A cura di Loreta Anna Pavone

Fonte: archaeologyoftombraider.com