Le Apsaras nella mitologia indù e buddista
Chi sono quelle graziose danzatrici che si trovano incise sui muri dei livelli dell'India in Tomb Raider 3? Si tratta delle Apsaras (spesso definite come "ninfe divine" o "ballerine celestiali") e adornano, in genere, le pareti dei templi indù e buddisti in Asia. Le apsaras sono in gran parte raffigurate come fanciulle graziose e giovanili, con fianchi snelli, busti sinuosi e volti sereni e sorridenti.
Le Apsaras in Tomb Raider 3. Immagine di Kelly M. |
L'apsaras era uno spirito femmina delle nubi e delle acque nelle mitologie indù e buddista, come attesta l'etimologia del nome ap ("acqua") e sar ("muoversi"). Anche se erano spesso associate ai riti di fertilità, le apsaras erano conosciute come abili ballerine, ed erano accoppiate con i Gandharvas, cantanti e musicisti maschi che intrattenevano alla corte di Indra, il re indù degli dei (non a caso, nel primo livello "Giungla", Lara rinviene una chiave chiamata proprio "Chiave Indra").
Anche se a prima vista sembrano nude, le apsaras spesso erano rappresentate con colletti di perline e perle, gioielli, elaborati copricapi e gonne lunghe e trasparenti di cotone o seta pregiati. Le danzatrici che compaiono nello screenshot qui sopra hanno una posa conosciuta come tribhanga. La tribhanga, che significa "tre volte piegata", è una postura caratterizzata da una forma a S, dove il ballerino piega il collo, la vita e le ginocchia. Sebbene possa sembrare un po' scomoda per l'occhio inesperto, la tribhanga è considerata una posa aggraziata, femminile e sensuale ed è comune nell'arte indiana tradizionale e nella danza classica di Odissi.
Il motivo della ballerina visto in Tomb Raider 3, in realtà, non è basato su una scultura o su un dipinto trovato in India, ma probabilmente su una scultura che si trova più a est, in un sito archeologico nel villaggio di Trà Kiệu, nella provincia del Quảng Nam in Vietnam.
Scultura presso il Museum of Cham Sculpture, Da Nang, Vietnam |
Questa scultura in arenaria, che raffigura un'apsaras danzante e un gandharvas (musicista maschio), è stata scolpita tra il VII e il X secolo ed è uno dei migliori esemplari rimasti dell'arte di Trà Kiệu. La sua funzione non è chiara, anche se alcuni archeologi ritengono che possa aver decorato le pareti esterne di un santuario o di una torre del tempio.
Si pensa che Trà Kiệu sia il sito di Simhapura (o "Cittadella del Leone"), una delle prime capitali del regno di Champa, e faceva parte di quella che alcuni definiscono "la Grande India". Champa era uno dei tanti regni indù che sorsero nel sud-est asiatico nel primo millennio d.C. e, come risultato del commercio marittimo e della conquista militare, la sua arte e cultura furono pesantemente influenzate da quella del subcontinente indiano.
Purtroppo, rimane pochissimo di Simhapura e di altre città Champa, poiché i loro antichi edifici sono stati distrutti da bombardamenti a tappeto durante la guerra del Vietnam (e successivamente saccheggiati), ma le rovine del tempio di MỹSơn e Nha Trang testimoniano una tradizione artistica sofisticata, caratterizzata da sculture in arenaria e splendidi complessi di templi in mattoni rossi.
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