Nessie, il mostro di Loch Ness

In Tomb Raider III: The Lost Artifact, espansione del terzo capitolo della serie, Lara ha un incontro ravvicinato con il leggendario mostro, scoprendo però che si tratta solo di una macchina azionata dai militari al servizio di Willard. Affacciandosi da un punto specifico del ponte del castello, si potrà tuttavia vedere il "vero" Nessie nuotare placidamente in lontananza.


Il mostro di Loch Ness in Tomb Raider III: The Lost Artifact.

Avvistamenti

La storia del mostro di Loch Ness, soprannominato appunto Nessie, ha origine nel 566, quando il monaco irlandese Adamnano di Iona descrisse nell’agiografia di suo cugino San Columba il funerale di un abitante delle coste del fiume Ness, emissario dell’omonimo lago, il quale sarebbe stato assalito ed ucciso da una bestia proveniente dalle acque che San Columba allontanò con la forza.

Il presunto secondo avvistamento risalirebbe al 1871, quando il dottor D. Mackenzie, affermò di aver visto qualcosa «contorcersi ed agitare l’acqua».

Da quel momento in poi non si hanno più notizie di avvistamenti, che riprendono nel 1930, avvistamenti in cui la sagoma appare non ben definita e secondo i quali il mostro di Loch Ness appariva anche sulla terraferma. 

Il 22 settembre 1933 l'Inverness Courier raccontò che nel lago Ness era stato avvistato uno strano animale: i coniugi MacKay, proprietari di un albergo a Drumnadrochit, affermavano di aver visto due gobbe in acqua.

Nel novembre 1933 venne scattata la prima fotografia da Hugh Gray; in cui un oggetto serpeggiante smuove le acque. Alcuni affermarono che in realtà nella foto ci fosse il cane dello stesso Gray mentre nuotava con un bastone in bocca; il ricercatore Roland Watson sostenne che nella foto era visibile una testa simile a quella di un’anguilla.

In dicembre, Malcolm Irvine girò un filmato in cui è visibile quello che sembra essere il mostro. Irvine nel 1936 riuscì a registrare una seconda volta il mostro, che muoverebbe il capo su e giù, secondo il movimento del resto del corpo.  

Nella notte fra il 5 e il 6 gennaio 1934, Arthur Grant, studente di veterinaria, disse di aver investito un essere con la sua motocicletta. Grant descrisse la creatura come una bestia con una piccola testa sorretta da un lungo collo, definendola come un ibrido tra una foca e un plesiosauro, che si sarebbe inoltrata verso il lago subito dopo l’incidente e che, una volta in acqua, vide solo delle increspature. Grant descrisse ulteriormente la creatura nei suoi racconti come un essere serpentiforme, con gli occhi incavati nel capo, due pinne posteriori e membranose e di una grandezza che si aggirava tra i 4 ed i 6 metri. Grant realizzò un disegno della creatura, esaminato dallo zoologo Maurice Burton, secondo il quale, stando al disegno e alla descrizione, Grant aveva visto semplicemente una lontra. Secondo Burton, Grant avrebbe descritto la creatura di una dimensione esagerata rispetto a quelle del vero animale che avrebbe visto per via della cattiva luce, che avrebbe falsato la vista dello studente. Anche il paleontologo Darren Naish suggerì che Grant potrebbe aver visto una lontra o una foca, esagerando nel tempo la descrizione dell'avvistamento. 

Il 19 aprile 1934 venne scattata da Robert Kenneth Wilson, con l'aiuto dell'amico Maurice Chambers, quella che è la più famosa foto in cui vi sarebbe il mostro, rivelatasi poi un falso, soprannominata la “foto del chirurgo” (Surgeon’s Photograph). La foto finì in prima pagina dello Scottish Daily Record con il titolo "Misterioso oggetto nel Loch Ness". Wilson, in realtà, fece molte più fotografie; la più importante mostra una sagoma nera e serpentina, circondata da mulinelli concentrici. Alla base della silhouette sembra apparire quello che potrebbe essere un corpo. Su un'altra foto, "l'oggetto" in questione è quasi sparito nell'acqua. Nel 1994, come già accennato, la foto fu smascherata dal Centro di Loch Ness e dichiarata falsa: era una foto costruita utilizzando un modellino costruito da Christian Spurling, un amico di Wilson. 


La famosa foto del mostro (rivelatasi poi un falso) scattata nel 1934 da Robert Kenneth Wilson.
È soprannominata la "foto del chirurgo" (Surgeon's Photograph).

Un avvistamento tipico di "Nessie" si deve alla signora Marjory Moir ed è dell'ottobre 1936: «Piovigginava leggermente, il lago era grigio, il cielo era grigio e il colore della creatura era grigio scurissimo, in netto contrasto con lo sfondo più chiaro dell'acqua e del cielo. Il mostro era immobile in superficie, rivolto in direzione di Inverness. La lunghezza era di quasi dieci metri; è difficile valutare la distanza esatta che ci separava, tuttavia era abbastanza vicino a noi perché potessimo vederlo molto distintamente. C'erano tre gobbe, la più grande nel mezzo e la più piccola dietro il collo, che era lungo e snello, con una testa piccola e priva di tratti visibili. Immergeva spesso la testa nell'acqua, come per mangiare o forse semplicemente per divertirsi.»

Un’altra foto piuttosto famosa è quella scattata nel 1951 dal boscaiolo Lachlan Stuart, mostra tre gobbe che emergono dal lago. 

Nel 1955, Peter MacNab, nei pressi del castello di Urquhart, si fermò per scattare una foto, quando sentì un rumore provenire dal lago: riuscì giusto in tempo a sostituire l'obiettivo con un teleobiettivo da 150 millimetri e Nessie emerse dall’acqua. La foto scattata da McNab è particolare perché si vedono sia il mostro sia il castello. Se si osserva la foto si ha l’impressione che il castello e la parte emersa del presunto mostro siano della stessa lunghezza, ma secondo alcuni nella foto non ci sarebbe un solo esemplare. Esaminando attentamente l’immagine, si può notare che le gobbe non sono allineate: si ipotizzò che la presunta seconda creatura, potesse essere un cucciolo o che la coppia era formata da un maschio ed una femmina. In effetti più testimoni affermarono di aver avvistato più esemplari. Il guardiacoste Alexander Campbell affermò di aver distinto le gobbe di tre esemplari diversi emergere da lago: il primo e il secondo erano nettamente più grandi del terzo, e mentre il movimento in avanti dei primi due era regolare, il terzo si muoveva a zig zag, come per divertimento.

Nel giugno del 1937, due allievi dell'abbazia di Fort August dissero di aver visto tre piccoli mostri lunghi circa un metro, che però scapparono quando cercarono di catturarli. 

Nell'aprile del 1960, Tim Dinsdale, ingegnere dell'aeronautica, filmò una gobba che si muoveva lungo l’acqua lasciando una scia più potente di quella di un’imbarcazione. La JARIC (centro di analisi delle immagini e di intelligence inglese storicamente conosciuta come MI4) dichiarò che l'oggetto era "probabilmente animato". 

Il 21 maggio del 1977 Anthony Nicol Shiels, mago illusionista professionista, disse di aver fotografato Nessie, sempre nei pressi del castello Urquhart, intorno alle ore 16,00. Oltre Shiels, non vi era nessuno presente durante l’apparizione di Nessie. Shiels scattò due fotografie con la sua SLR 35 mmm (sulla quale era stata montata una lente da 135 mm) e descrisse il mostro come un animale con la testa rotonda, di un colore tra il verde e il marrone, con la pancia di una sfumatura più chiara, e la pelle liscia e lucida. Il Ground Saucer Watch (GSW) esaminò un ingrandimento della prima fotografia di Shiels, le analisi rivelarono che il soggetto nella foto era trasparente ed attraverso di esso era possibile intravedere le onde, l’immagine era piatta, erano assenti ombre naturali, le aree più chiare del mostro, come bocca e collo, apparivano innaturali e probabilmente il soggetto nella foto era più piccolo di quanto Shiels affermava. Solo molti anni dopo Shiels ammise di essersi servito di un modellino in plastilina.

Nel settembre del 1981, lo studente Alexander Williams si recò al lago per pescare in tranquillità, benché la visibilità era scarsa a causa di una leggera nebbiolina. Di fronte a Williams, a circa 150-200 metri, apparve Nessie ed Alexander Williams ne approfittò per fotografarlo con una Kodak Instamatic. 

Nel 1982, durante una vacanza con la famiglia a Drumnadrochit, Jennifer Bruce immortalò il mostro di Loch Ness da Temple Pier. Nell’immagine si può notare, come in tutti gli avvistamenti, una testa piccola con un lungo collo ondeggiante. 

Nel 1993 Discovery Communications produsse il documentario Loch Ness Discovered. Un esperto di computer che aveva migliorato il film e, con il rafforzamento e la sovrapposizione dei fotogrammi, trovò quello che sembrava essere il corpo posteriore, le pinne posteriori e 1-2 gobbe aggiuntive del corpo simile a un plesiosauro. Egli affermò che: «Prima di vedere il film, pensavo che il mostro di Loch Ness fosse solo un mucchio di sciocchezze. Dopo aver fatto la valorizzazione, non sono così sicuro.» 

Un avvistamento di Nessie è avvenuto il 26 maggio 2007. Gordon Holmes, un tecnico di laboratorio riprese una sagoma nuotare nel lago.

Alla fine dell’agosto del 2009, Jason Cooke, guardia di sicurezza, fotografò il presunto mostro utilizzando Google Earth (Coordinate: Latitudine 57°12'52.13"N, Longitudine 4°34'14.16"W.).

Il 27 agosto 2013 il turista David Elder, cinquantenne di East Kilbride, South Lanarkshire, registrò un video di cinque minuti in cui si può intravedere "un'onda misteriosa" sul lago; secondo lo stesso Elder era un oggetto solido e nero di circa 4 metri e mezzo a provocare l’onda misteriosa in acqua. Elder, stava scattando una fotografia ad un cigno dal molo di Fort Augustus nella parte sud-occidentale del lago, quando notò e riuscì ad immortalare lo strano movimento.  Egli affermò che "l'acqua era veramente calma in quel momento e non c'erano increspature dovute alle onde o altre attività sull'acqua." Gli scettici hanno suggerito che l'onda potrebbe essere stata causata da una raffica di vento. 

Il 19 aprile 2014, esattamente 80 anni dalla foto scattata da Robert Kenneth Wilson, è stata fatta notare quella che sembra la figura di una grande creatura, probabilmente lunga circa 30 metri, appena sotto la superficie dell'acqua di Loch Ness su un'immagine satellitare delle mappe Apple. Alcuni hanno sostenuto che si tratti del celebre mostro, altri invece che possa essere la scia di una barca. 

Nell'aprile 2015, per commemorare l'81º anniversario della "foto del chirurgo" (surgeon's photograph) con un Doodle nella propria pagina principale, Google ha apportato una nuova funzionalità a Google Street View con cui l'utente può esplorare il Loch Ness sia sopra che sotto la superficie dell'acqua. Alcuni dipendenti di Google hanno trascorso una settimana a Loch Ness a raccogliere immagini con una fotocamera "trekker" vista strada, allegandola a una barca per fotografare sopra la superficie e collaborando con i membri del Catlin Seaview Survey per fotografare sott'acqua. 

Ipotesi scientifiche

La comunità scientifica, in particolar modo quella degli zoofili, ha ragione di credere che il mostro non esista, per la mancanza di prove inconfutabili e l’impossibilità che una creatura simile a quella che sarebbe stata avvistata innumerevoli volte, cioè dalle grandi dimensioni, possa nutrirsi in un lago piccolo come quello di Ness. Per ovviare a questi dubbi, si ipotizzò la presenza di un canale segreto che colleghi Loch Ness al Mare del Nord. Questo canale avrebbe potuto spiegare la mancanza di ossa e resti vari sul fondale del lago, ma tutt’ora non ci sono prove dell’esistenza di tale canale comunicante con il mare. 

Basandosi sui punti in comune tra tutti gli avvistamenti per ciò che riguarda la figura di Nessie, si è ipotizzato che il mostro di Loch Ness possa essere un esemplare di plesiosauro o di elasmosauro sopravvissuti in qualche modo all'estinzione. 

Una controteoria all’impossibilità che un mostro come Nessie possa nutrirsi nel relativamente piccolo lago di Loch Ness è quella sostenuta da molte testimonianze, in cui la creatura sarebbe stata vista entrare in acqua con prede cacciate sulla terraferma e che quindi non si nutra esclusivamente dei pesci presenti nel lago. 

A cura di Loreta Anna Pavone

Fonti: 

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