La moschea di Ibn Tulun in Egitto
In Tomb Raider IV: The Last Revelation, il ventiduesimo livello "Moschea di Tulun" è ambientato nell'omonimo luogo di culto realmente esistente in Egitto. La Core Design si sforzò di riprodurre con dovizia molti dei particolari della Moschea. Inoltre il piccolo duomo contenente i tesori della Moschea degli Omayyadi di Damasco in Siria, appare tra le panoramiche del menu di gioco.
Una schermata del livello "Moschea di Tulun" in Tomb Raider IV. Immagine: rossopompeianoblog.altervista.org |
Edificata tra l'876 e l'879 d.C. per conto del generale turco Ahmad Ibn Tulun, la Moschea di Tulun (detta anche Moschea del venerdì, poiché in questo giorno i fedeli vi si riuniscono in preghiera) si trova a Il Cairo ed è tra le più grandi e antiche dell'Egitto.
Costruita interamente in mattoni d'argilla, la moschea, di pianta pressoché quadrata, è strutturata per contenere nel suo cortile interno l'intero gruppo di fedeli in preghiera ed è circondata da un cortile esterno ideato per tenere invece a bada i profani.
La moschea di Ibn Tulun in Egitto. |
In particolare il cortile centrale è contornato sui quattro lati da arcate, tre delle quali di profonde due campate ed infine la quarta, rivolta verso la Mecca, di cinque campate, che ebbe funzione di sala della preghiera. Tanto è la dovizia di decorazione dei motivi che ornano le piccole finestre delle pareti posteriori delle navate che sembrano non siano presenti ripetizioni negli stessi.
Un particolare del livello del gioco. Notare la somiglianza delle decorazioni con quelle della foto successiva. Immagine: rossopompeianoblog.altervista.org |
Una delle numerose decorazioni presenti sulle finestre della moschea. Immagine: footage.framepool.com |
La caratteristica dei cortili ed il bellissimo minareto a spirale rendono questo luogo di culto del tutto unico nel suo genere.
Il camminamento posto in maniera adiacente al muro di cinta divenne presto occupato da bazar di ogni genere, contribuendo al già fiorente mercato a cui la città del Cairo si dedicava in epoca medievale.
Il minareto invece è accessibile da un passaggio esterno e dalla sua sommità consente di godere non solo dell'eccezionale vista sulla moschea sottostante ma anche dell'intero panorama della città, compresi i minareti della moschea del Sultano Hassan e la bellissima moschea di Mohammed Ali nella cittadella.
In epoca moderna, per visitare gli interni della moschea, vengono fornite previa una mancia, delle babbucce di panno al fine di non sporcare i tappeti utilizzati dai fedeli per la preghiera.
Adiacente alla Moschea di Ibn Tulun, è possibile visitare il Museo Gayer Anderson fondato nel 1937 all'interno di due antiche residenze locali, la Beit el-Kiridiliya del 1632 e la Beit Amna Bent Salim del 1540, ed è possibile accedervi dal cortile esterno della moschea.
A cura di Simon Esposito
Fonte: egittopercaso.net
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